METAMORFOSI
SCATOLA NERA
29 settembre h 21.30 | Teatro Magnolfi
biglietto / ticket 5,00 € (rid. 3,00 €)
durata / time 40’
prenotazione obbligatoria / booking is mandatory
di e con / by and with Roberto Latini
musiche e suoni / music and sound Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica / lights and technical direction Max Mugnai
foto / photo Futura Tittaferrante
produzione / production Teatro Metastasio di Prato
Nell’ultimo anno abbiamo avviato un percorso intitolato Metamorfosi - di forme mutate in corpi nuovi.
Vado ripetendo che ci siamo permessi di metterci nella condizione di un lavoro in trasformazione continua, senza le regole del ben fatto, dell’acquisito, conquistato, ma regolato sulla sensazione scenica della costruzione.
Ho stabilito un punto di partenza, non cronologico, non drammaturgico, non contenutistico, ma ho scelto di lavorare su quanto mi attrae, sull’attrazione, quindi, non sull’astrazione.
“Drammaturgie mobili” all’interno di un programma in divenire a cui non vogliamo opporre resistenze e limiti e che ci porta a costruire eventi unici e irripetibili.
Da Ovidio e altre occasioni per il contemporaneo, ci siamo proposti in varie forme e situazioni. Stavolta proviamo a misurarci col deja-vu del nostro spazio della memoria.
Contrastiamo le dinamiche del nostro stesso produrre e tentiamo un’alterazione ulteriore con titolo Scatola Nera.
Metamorfizziamo scene e grammatiche che ci hanno già portato di fronte al pubblico e proviamo a incontrare nuove possibilità.
In the last year we have started an itineray titled Metamorphosis - of mutated forms in new bodies. I keep repeating that we allowed ourselves to put us in a work in continuous transformation, without well- made rules, of the acquiree, of the conquered, but regulated to the feel of the scenic construction.
I have established a starting point, not chronologically, not dramatic, not of content, but I chose to work on what attracts me, on attraction, therefore, not on abstraction.
"Furniture dramas" within a program in progress to whom we don’t want to oppose resistance and limits and that brings us to build unique and unrepeatable events.
From Ovid and other opportunities for the contemporary, we proposed in various forms and situations. This time we try to measure ourselves with deja-vu of our memory space.
We oppose the dynamics of our own production and we attempt further alteration with the title Black Box.
We transform scenes and grammars that have already brought us in front of the public and we try to meet new possibilities