COMPAGNIA TPO

LANDSKIN

23 settembre h 23.00 +28+29 settembre h 22.30 | Fabbrichino

biglietto / ticket 5,00 € (rid. 3,00 €),
durata / time 28’

numero massimo di partecipanti 35 / maximum number of participants 35
prenotazione obbligatoria / booking is mandatory

 

TEATRO METASTASIO DI PRATO

ideazione / concept Davide Venturini, Francesco Gandi
con / with Valentina Consoli, Valentina Sechi
visual design-engineering / visual design-engineering Rossano Monti, Elsa Mersi
scene / scenes Laura VdB Facchini, Livia Cortesi
musiche / musics Spartaco Cortesi
produzione / production Teatro Metastasio di Prato
direzione artistica / artistic direction Compagnia TPO

 

Il Teatro Metastasio e la Compagnia TPO propongono una opera teatrale breve, che rivisita il rapporto sensoriale con le piante e la terra in chiave high-tech. In scena lo spazio è interamente coperto da foglie di eucalipto fresche e profumatissime, due danzatrici emergono dalla terra come esseri vegetali e interagiscono completamente avvolte da texture proiettate dall'alto ricavate da immagini di cortecce. Il loro corpo nudo trattato con prodotti argillosi assorbe la luce, cambia la percezione della pelle, fino a diventare un tutt'uno con le immagini. Questa pelle elettronica evoca un territorio ideale, uno spazio-giardino nel quale il corpo e l'occhio agiscono in simbiosi, condividendo una scrittura astratta e rituale. Gli aborigeni australiani, ad esempio, si dipingono il corpo con segni che appartengono al linguaggio della natura o del sogno, considerano questo rapporto come una forma d'arte. Nella performance le immagini delle cortecce si espandono, prendono una forma abitabile dai corpi dei danzatori, si trasformano in una pelle-madre dove adagiarsi e comporre opere libere che nascono e muoiono in un gioco dal vivo di "land art elettronica".


 

Teatro Metastasio and TPO company propose a short theatrical action, that revisits the sensory relationship with plants and ground in an high-tech way. On stage the space is entirely covered by fresh and fragrant eucalyptus leaves, two dancers emerge from the earth as vegetable beings and interact completely wrapped by texture, made from bark images, projected from above. Their naked body treated with clay cosmetic products absorbs light, it changes the perception of the skin, and it becomes one with the images. This electronic skin evokes an ideal territory, a space-garden in which the body and the eye act in harmony, sharing an abstract and ritual writing. Australian Aborigines, for example, paint their bodies with signs belonging to the language of nature and dreams, consider this relationship as an art form. In the performance the images of bark picture are expanded, take an “habitable” shape for dancers' bodies, they turn into a skin-mother where lie down and compose works which are born and die in a live game of "electronics land art".