ANNAMARIA AJMONE

TINY

1 ottobre h 22.30 | Spazio K

biglietto / ticket 7,00 € (rid. 5,00 €)
durata / time 35’

 

ANNAMARIA AJMONE

di e con / by and with Annamaria Ajmone
musiche / music Marcello Gori
disegno luci / light design Giulia Pastore
costumi / costume Caned Icoda
consulenza artistica / artistic consulance Maria Giovanna Cicciari
produzione / production CAB 008 con il sostegno di / with the support of Regione Toscana e / and MiBACT
con il sostegno di / with the support of Fondazione Romaeuropa Promozione Danza, CSC Centro per la scena contemporanea - Bassano del Grappa, L'arboreto - Teatro Dimora di Mondaino
in collaborazione con / in collaboration with DIDstudio / Ariella Vidach AiEP, I Macelli - Certaldo

foto / photo Paolo Porto


 

“In Tiny esploro il mio corpo come un archivio popolato da memorie personali e culturali, fantasie, forze invisibili, echi lontani, suoni, odori, immagini. Individuo e seleziono tracce di me, attraverso le quali viene vissuto e costruito lo spazio da abitare. Il processo di metamorfosi interiore si confonde con quello esteriore, contamina lo spazio in un continuo gioco di risonanza.”
Tiny è una ricerca sulle zone-limite, dove non esiste una vera separazione tra universo esterno e contenuti interiori, poiché l’Io non è mai isolato da ciò che lo circonda, ma si definisce a partire dalle sue relazioni e grazie ad esse impara a conoscere.
L’idea di Tiny nasce in seno ad un progetto di ricerca iniziato nel 2013 con la filmaker Maria Giovanna Cicciari, il cui scopo era indagare la relazione tra l’immagine in movimento e la danza. (www.radura.it) Il lavoro si è sviluppato in maniera totalmente libera, alternando sessioni di lavoro al chiuso ad altre all’aperto. Da questi continui passaggi è nata l’esigenza di creare uno spettacolo che approfondisse le relazioni, gli scambi, e le trasformazioni che esistono, sia a livello temporale che spaziale, tra mondo interiore ed esteriore.
Tiny riflette su come l'essere umano esista nel mondo abitando lo spazio. Dove abitare assume il significato di abbracciare, percorrere, stare, soggiornare presso le cose. Lo spazio non sta di fronte a noi, non è altro dall'uomo.

 

 

“In Tiny I explore my body as an archives populated with personal and cultural memories, fantasies, invisible powers, distant echoes, sounds, smells, images. I discover and select traces of me, which I use to experience and build a space for dwelling. The processes of interior and exterior metamorphosis blend, mutually affecting the space in a continuous play of resonances.”
Tiny explores the limit zones, where there is no real separation between the outer universe and the inner contents, because the Ego is never isolated from what surrounds it, but is defined on the basis of its relations and thanks to them learns to know. The idea of Tiny arose from a research project that began in 2013 with filmmaker Maria Giovanna Cicciari, the purpose of which was to explore the relationship between the image in movement and dance (www.radura.it). The work was developed in a climate of total freedom, alternating indoor and outdoor work sessions. Tiny reflects on the ways that human beings exist in the world as they dwell in space. Where dwelling means embracing, moving through, being, staying in things.