scritto e diretto da / written and directed by Lucia Calamaro
con / with Daria Deflorian, Federica Santoro, Lucia Calamaro
disegno luci / light design Gianni Staropoli
realizzazione scenica / stage design Marina Haas
aiuto regia / assistant director Francesca Blancato
produzione e comunicazione / production and communication 369gradi, PAV
prodotto da / producted by ZTL_pro
con il contributo di / supported by Provincia di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali
coproduzione / coproduction Armunia‐Festival Inequilibrio e/and Santarcangelo 41 Festival internazionale del teatro in piazza
in collaborazione con / in collaboration with Fondazione Romaeuropa, Palladium, Università Roma Tre, Teatro di Roma
foto/photo Alessandro Carpentieri

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Un ciclo che ho costruito su una vita, quella di una donna in crisi; vita che si declina in capitoli che, sebbene si seguono, non portano verso una fine ma tendono verso un’ Origine.
Una vita che si inceppa e che sente, nell’impasse obbligata, il bisogno di indagare suo malgrado quel Cominciamento per tutti noi misterioso, attraverso il rapporto con un Analista e soprattutto attraverso una particolare modalità di gestione della Figlia.
In fondo la genie è l’unica prova spicciola e familiarissima che ognuno di noi ha della possibilità di essere assoluti demiurghi di un Inizio. E da lì, da quell’atto massimo di vitalità, che invecchia di fronte a noi, ritrovare il nostro, di Inizio.
Indago la coscienza di una Madre, quello che lei ne sa, malgrado e aldilà di lei; esploro gli stati d’animo mortificati di una Figlia adultizzata, la sua assenza di modelli, la sua tenacia; tratteggio l’indifferenza, la rabbia e l'impotenza di tutti gli altri, quelli che si ritrovano a gestire una persona depressa, senza sapere come. Intanto, diversamente, ma certo si vive (Lucia Calamaro)

A cycle on the life of woman in crisis. A life organized in chapters that, although following one another, do not take us to an end but towards an Origin.
A life that is stuck and feels the need for investigating that Beginning so mysterious for all of us, through the relationship with an Analyst and, above all, through a peculiar relationship with the Daughter.
In the end la genie is the only concrete and familiar evidence that we can be absolute authors of a Beginning. And from that great act of vitality, ageing right before us, we find our own Beginning.
I investigate the conscience of a Mother, what she knows about it, in spite of herself. I investigate the mortified states of mind of an “adultized” Daughter, her absence of models, her tenacity. I sketch the indifference, the rage and the helplessness of all the others, those who have to deal with a depressed person, not knowing how to do it. In the meanwhile, life goes on, even though in a different way (Lucia Calamaro)