di / by Dennis Kelly
regia di / directed by Fabrizio Arcuri
traduzione / translation Pieraldo Girotto
con / with Isabella Ragonese
e / and Matteo Angius, Francesco Bonomo, Pieraldo Girotto, Francesca Mazza, Sandra Soncini
in video Vinicio Marchioni, Fiammetta Olivieri, Paolo Perinelli
materiali sonori / sound materials Subsonica tratti da / taken from mentale/strumentale (inedito nel cassetto)
luci / light Diego Labonia
video Lorenzo Letizia
scene Gianni Murru
assistenza alle scene / scene assistant Michela Bevilacqua
costumi / costumes Valeria Bernini
organizzazione / organization Rosario Capasso
cura / care Valeria Orani
produzione / production Accademia degli Artefatti – Napoli Teatro Festival Italia
in collaborazione con / in collaboration with Teatro Stabile di Torino

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Il testo di Kelly ha una forma anomala almeno nel panorama delle scritture in Italia, di verbatim/drama o di teatro/documentario, costruito su reali interviste e materiali relativi a casi di cronaca.
Una donna viene accusata di aver assassinato i suoi due bambini. Una Medea contemporanea, insomma.
Questo è il racconto di una battaglia tra la tenerezza inguaribile di una tragedia e il tentativo artificioso e lucidamente perverso del suo racconto.
Una battaglia tra la verità sempre rimandata e nascosta, ma per sua natura sempre reale, e la finzione plastica della rappresentazione.

A woman is accused of having killed her tho child: a contemporary Medea. The shape of this Kelly's text is really anomolous in the italian scriptures panorama: it's a verbatim drama, a theatre documentary, based on real interviews and materials related to cases in the news.
It's the story of a battle between the tenderness of a hopeless tragedy and the artificial and perverse attempt of telling a story. A battle between truth and representation, where it's difficult to understand where it's truth and where it's representation.