24.9>2.10.2011 STUDIO SULL'ARMONIZZAZIONE DEL CAOS |
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OFFICINA DOPOFESTIVAL | |
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Per amare il lavoro di Chiara Lanzillotta bisogna abitare le sue creazioni, starci dentro, scoprire quella miriade di segni grafici, le trame e i frammenti curvilinei apparentemente casuali. Immagini che erano il nostro linguaggio prima dell'acquisizione delle parole. L'impiego di motivi stilistici dalle forme chiuse, aperte e morbide, torna costantemente così come la tematica naturalistica. Tutto sembra snodarsi attraverso una scansione ritmica continua. I suoi lavori hanno una destinazione che va oltre la tela: carta da parati, arazzi, abiti e vetrate. Realizza maschere normografiche per poi procedere incessantemente, con ulteriori modifiche su supporti. La cronologia diventa la chiave per la comprensione delle sue opere, il tempo si dilata per ore, giorni, mesi, poiché l'artista torna a modificare, arricchire le sue opere senza interruzione. Marina Godi
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