regia di / directed by Oskar Gómez Mata
idea originale e concezione / original concept Esperanza López e Oskar Gómez Mata
testi / script Perú C. Saban, Txubio Fernández de Jauregui, Oskar Gómez Mata, Esperanza López
con / cast Txubio Fernández de Jauregui, Oskar Gómez Mata, Esperanza López
assistente alla regia / assistant director Delphine Rosay
scenografia / scenography Sven Kreter
creazione luci / lighting design Luc Gendroz
creazione sonora / sound design Andrés García
tecnica luce e suono / light and sound technic Florent Naulin, Loïc Rivoalan
costumi / costumes Isa Boucharlat
produzione, distribuzione e traduzione / company manager and translation Barbara Giongo
amministrazione / administration Sylvette Riom
coproduzione / co-production Compagnie l’Alakran / Legaleón-T, / Théâtre Saint-Gervais Genève / Espace Malraux, scène nationale de Chambéry et de la Savoie
con l’aiuto di / with the financial support of Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la cultura
http://www.alakran.ch
La Compagnia L’Alakran riceve il sostegno della Repubblica e Cantone di Ginevra e del Dipartimento della Cultura della Città di Ginevra / The Company L’Alakran benefits from the support of the Republic and Canton of Geneva and the Department of the Culture of the City of Geneva.
Uno spettacolo come un’attrazione di fiera, un meeting politico, un’esperienza di biologia, un numero di circo, una formula matematica, un’improvvisazione sportiva, un ottovolante esistenziale…
Lo spettacolo interroga la solitudine dell’essere moderno e il suo destino tragico: dovere stare sempre in equilibrio. Niente è bianco o nero, felice o infelice, tutto è in bilico. Concepito come un’esperienza particolare, lo spettacolo cerca una relazione ingenua e critica con il pubblico, considerato un interlocutore autentico.
Un teatro funambolo e aperto sul mondo, che disegna nuove combinatorie, capaci di testimoniare del flusso della vita e della morte, del piacere e dell’angoscia a stare in scena o nella sala.
L’Alakran fa emergere un’arte utopica della partizione e della destrutturazione generosa, dove le esistenze individuali e i riti sociali sono presi al volo, considerati come potenzialmente trasformabili.
A show as a fairground attraction, a political meeting, an experiment of biology, a circus act, a mathematical formula, a sports improvisation, an existential Scenic railway…
The performance questions the solitude of the being modern and its tragic fate: have to always stay balance there. Nothing is black or white, happy or unfortunate, everything is "between two". Conceived as a particular experience, the show is in search of a relation at once innocent and critic with the audience, dreaded as an authentic partner.
A theatre opened on the world, the tightrope walker, drawing of new combinatorial short stories, capable of testifying of the flow of life and death, of pleasure and fear to be on stage or in the room.
L’Alakran works on the emergence of an utopian art of sharing and generous demolition, where individual existences and social rites are seized in the flight, represented as potentially convertible.
>> giovedì 27, dopo lo spettacolo, incontro con la Compagnia L’Alakran e Oskar Gómez Mata, coordinato da Gianfranco Capitta.
>> Thursday 27th after the show meeting with L’Alakran Company and Oskar Gómez Mata coordinated by Gianfranco Capitta.
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